#EmotionalTools: l’intelligenza emotiva che serve. Conoscere il risultato prima di agire….Lo schema mentale che blocca l’iniziativa e ci rende vulnerabili.

C’è una grande scena in The Dark Knight, dove il Joker condivide la filosofia della sua vita:

“Io faccio solo delle cose.”

Certo il Joker come personaggio non si distingue per virtù…ma resta in questa affermazione  un punto importante. Resta il fatto che nella vita occorre “fare cose”. Occorre farle per cambiare, per creare, per raggiungere obiettivi e risultati.  Non a caso quando ci sentiamo bloccati non riusciamo a “fare” neppure le cose che vorremmo, né quelle che dobbiamo fare e nei casi più gravi restiamo immobili e questo essere immobili non è segno di benessere, è segno di grande disagio.

Il fare dunque come segnale di vita… il movimento come segnale di benessere, di vitalità.

Quello che spesso si trascura è il fatto che …. a volte basta fare le cose per nessun altro motivo che per farle. Si fanno perché si può.  Perché esistono.

Come ha detto George Mallory quando gli venne  chiesto perché volesse scalare il Monte Everest: “Perché è lì”.

E questo approccio al fare non finalizzato all’obiettivo, non finalizzato al riconoscimento o a qualche forma di dovere…è in realtà un grande allenamento alla flessibilità.
Sviluppare la capacità di fare semplicemente le cose per nessun altro motivo che per curiosità o interesse o anche per  noia – la capacità di fare le cose con alcuna aspettativa per il risultato o riconoscimento o la produttività o il riconoscimento di qualcuno- ti allenerà a stare meglio nelle situazioni  di vita un po’ ambigue. Ti formerà ad  iniziare semplicemente  qualcosa senza sapere dove diavolo stai andando o perchè. Ti aiuterà a proseguire anche se non hai chiaro cosa ti porterà, o i risultati che potresti ottenere. Ti permetterà di sperimentarti in circostanze inedite.

Nassim N. Taleb nel “Cigno nero”  e in “Robustezza e fragilità” ci dice quanto vivere in un ambiente prevedibile, sviluppando routine troppo costanti, sia un fattore di grande fragilità in un mondo dove il caos è purtroppo (o per fortuna!) una certezza.

A fronte di grandi cambiamenti repentini, se non siamo allenati al caos non saremo  in grado di mettere in campo “l’antifragilità” che ci consente di sopravvivere.

·         È possibile avviare piccole azioni senza obiettivi precisi,  ogni giorno.  Perché non aprire meetup.com e partecipare a qualcosa per nessun altro motivo che esso sembra interessante o solo perché c’è?

·         Vai a Udemy o Khan Academy e registrati  per un corso per nessun altro motivo che sembra interessante.

·         Richiama un amico o un familiare e dì loro, “Mostrami qualcosa di nuovo, qualcosa che ti sembra interessante”, e passa da lì per fare due chiacchiere e conoscere qualcosa in più.
Aggiungi  un  po ‘di caos nella tua  vita.  In una  certa quantità è sano. Stimola la crescita e il cambiamento e la passione e l’entusiasmo. Non legarti sempre ad obiettivi da raggiungere, non pensare sempre e solo al risultato finale, all’opportunità dell’investimento.

E mentre questo si tradurrà in un migliaio di piccole esperienze, sarà anche probabile che ti porti alcuni dei più  grandi successi della tua vita.

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