L’intelligenza Emotiva nel processo di orientamento

L’intelligenza Emotiva nel processo di orientamento

Si sa, orientare ed orientarsi in un mondo complesso, in continuo mutamento e globalizzato è difficile. Pensiamo a quanto velocemente la nostra vita, la nostra attività professionale e la nostra economia è stata coinvolta dallo Tsunami  “Coronavirus COVID 19”. Le competenze di orientamento sono messe a dura prova, ancora di più la capacità di “reggere” emotivamente  le situazioni.

Una sfida insomma, sia per il Consulente che per il Cliente. Come tale va affrontata con consapevolezza e con metodo. Partiamo quindi dalle basi.

L’aspetto chiave di ogni processo di consulenza, compreso l’orientamento, è la creazione dell’Alleanza fra Cliente e Consulente.  Alleanza con la A maiuscola, sia perché è un passaggio chiave che perché ha un grande valore in termini di capacità di generare il risultato finale. L’Alleanza è fondata sulla fiducia reciproca, sulla sensazione e sul pensiero che il processo proposto è frutto di competenze e di interesse (Consulente), sarà seguito e partecipato con energia, risorse e motivazione (Cliente).

La fiducia  a sua volta è frutto di 3 fattori:

  • Accoglienza: ovvero capacità di mettere a proprio agio la persona, condividere un tempo ed uno spazio finalizzato senza il generarsi di barriere, resistenze, incomprensioni.
  • Attenzione: ovvero capacità di restare concentrati, ricordare i fatti ed i dettagli, accompagnare nel tempo, trasmettere interesse.
  • Ascolto: ovvero capacità di riformulare fatti ed emozioni, trasmettere vicinanza, calore e sostegno.

a loro volta questi tre fattori sono frutto di una buona dotazione di competenze nell’area della  Intelligenza Emotiva, ovvero il fattore EQ (Emotional Quotient).

La piramide quindi si presenta in questo modo:

La relazione fra Consulente e Cliente risente quindi della dotazione EQ di entrambi, tuttavia è ovvio che è al o alla Consulente che si richiede la disponibilità di Competenze attive e ben sviluppate in questa area. E’ infatti primaria responsabilità di chi guida il percorso in termini di metodi, modelli e strumenti (anche se nel processo di orientamento si parla sempre di co-conduzione) padroneggiare l’area delle emozioni del cliente e fare in modo di costruire una relazione professionale dove le emozioni siano una risorsa e non un ostacolo. Una formazione orientata allo sviluppo delle proprie competenze emotive diventa quindi indispensabile per il Consulente di orientamento, che deve evitare di rallentare il percorso del cliente a causa di comportamenti poco funzionali. Al tempo stesso le competenze emotive del Consulente diventano specchio di apprendimento per il Cliente: ciò che viene mostrato può essere più facilmente appreso.

Quali sono le competenze che compongono l’EQ ?

Secondo il modello 6Seconds© le aree di competenza che tutti noi possediamo, anche se a livelli di sviluppo diversi per ogni individuo sono:

SELF AWARENESS: l’area di competenze  che ci consente di capire cosa stiamo provando, sviluppare un buon vocabolario relative alle emozioni, sensazioni e sentimenti e cogliere  i segnali in arrivo dagli altri. in questa area di competenze siamo in grado di sviluppare conoscenza e consapevolezza dei nostri meccanismi automatici di risposta, funzionali e disfunzionali. La parola chiave qui è CONOSCI TE STESSO.

SELF MANAGEMENT: l’area di competenze  che ci consente di gestire le emozioni, navigando il picco emotivo e facendo in modo di sfruttare al meglio sia il messaggio che ci portano che l’energia che sviluppano (o che ci richiedono). E’ l’area dove ha sede la capacità di motivazione intrinseca, dove siamo in grado di valutare costi e benefici delle opzioni e pianificare, dove esercitiamo l’ottimismo indispensabile per avviare qualunque processo di cambiamento.  La parola chiave qui è GESTISCI TE STESSO.

SELF DIRECTION: l’area  di competenze  che ci consente di sviluppare empatia (alla base di qualunque processo di comunicazione efficace) e perseguire obiettivi nobili, ossia sfidanti, importanti, legati ai nostri valori e che sono in grado di dare significato alle nostre scelte ed alla nostra vita.  La parola chiave qui è GUIDA TE STESSO.

Chi lavora nel campo dell’orientamento, chi ha seguito un percorso di orientamento, è consapevole dell’importanza dei tre passaggi: conoscere chi si è, sapersi gestire, sapere perché si vuole quel che si vuole. Come utilizzare quindi le competenze emotive per rendere più efficace il processo di orientamento? Il quadro della situazione che viene tracciato nel percorso insieme al cliente, deveo comprendere tutta la tavolozza dei colori disponibili!

Alcuni esempi che possono aiutare a comprendere meglio il valore  che questo tipo di allenamento rappresenta per il Cliente.

AREE EQ FUNZIONI IN ORIENTAMENTO
SELF AWARENESS Identificare fattori  potenzialmente alla base di scarso successo nei colloqui o malintesi comunicativi

Identificare fattori di scarsa capacità relazionale e allenare la consapevolezza di sé

Rendere più abili nel riconoscimento delle emozioni altrui e nella capacità di rilevare i segnali sottili del linguaggio del corpo

 

SELF MANAGEMENT Identificare i fattori che sono alla base dei comportamenti funzionali o disfunzionali di fronte ad una sfida, decisione, evento emotivamente stressante

Ricontattare la motivazione intrinseca e sollecitarne le energie

Migliorare il processo decisionale

Attivare la convinzione di riuscire e sostenere i momenti di scoraggiamento

SELF DIRECTION Promuovere leve di sviluppo del networking

Promuovere chiarezza negli obiettivi a medio lungo termine

Identificare i propri valori di riferimento e prendere decisioni fondate su quei valori

Sviluppo della capacità di pianificare e di mantenere il focus sull’obiettivo

 

In conclusione, l’orientamento è un processo ricco di emozioni ; l’accompagnamento alle scelte, il sostegno nei periodi cerniera o di transizione, la definizione del proprio progetto di carriera e di vita, sono momenti ad alto valore emotivo, dove razionalità ed emotività devono imparare a collaborare insieme. Con una sola delle due parti presenti, le persone coinvolte (Orientatore ed Orientando) mancheranno di risorse fondamentali.

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