Del correre con eleganza e del fermarsi per capire

Mi piace portare alle persone la mia esperienza e la conoscenza, piccola o grande che sia, di cui dispongo. Per questo motivo cerco di leggere molto, di studiare e di informarmi.

Dicono i dati del settore e l’esperienza empirica li conferma, che la lettura è sempre meno apprezzata; siamo un popolo di produttori ma non di lettori, questo si sa.

Credo che sia sempre meno apprezzata perchè in un certo senso impone di fermarsi e fermarsi comporta un certo sforzo, una certa fatica.

Lasciarsi trascinare, guidare, spingere e tirare dalle cose, dagli impegni, dagli inviti, dagli stimoli, dalle debolezze e dall’abitudine è molto molto più facile e rassicurante.

Se corriamo non pensiamo, non sentiamo e non vediamo, realmente, come stanno le cose.

Quest’anno, durante le Feste, ho avuto proprio bisogno invece di fermarmi, rallentare, leggere e vede il mondo con calma. Per fortuna ho ricevuto molto libri in regalo ed altri me li sono regalata da sola. Spazio fra letture più ” leggere” – come è cambiato negli anni  lo stile di scrittura dei romanzi!- e letture più impegnate sulla politica o sull’economia.

Nell’ “Eleganza del riccio”, la protagonista dice che: ” …il bello è ciò che cogliamo mentre sta passando.”

Se non riesci a fermarti neppure un attimo, non puoi vedere il bello, non puoi accorgertene, non puoi nutrirti.

Domani tutto riprende a pieno ritmo, ma con una ricchezza in più. La lentezza è un privilegio dell’età.

 

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