Dopo aver parlato di come si intaurano le abitudini in questo POST, approfondiamo il tema del cambiamento attraverso questo contributo che ci spiega il potere dei piccoli passi e l’efficacia di darsi il tempo di tracciare nuovi sentieri neuronali, che possano sostituire i precedenti che vogliamo modificare.
Attenzione, nei periodi di forte stress, l’abitudine radicata viene scelta in modo privilegiato perchè il nostro sistema tende ad ottimizzare le risorse e quindi ricercare le soluzioni più rapide e meno costose in termini emotivi e cognitivi.
Occorre fare qui una riflessione sulla natura del cambiamento per le persone. Spesso vogliamo liberarci di abitudini poco funzionali o addirittura dannose per noi. Ed allora ci imponiamo dei cambiamenti radicali, impegnativi e molto faticosi.
I cambiamenti radicali sono senz’altro una buona cosa nel momento in cui riusciamo a portarli a termine. Tuttavia ci costano molto in termini emotivi e psicologici e comportano un maggior rischio di fallimento, che potrebbe compromettere o limitare la nostra percezione di autoefficacia, impedendoci di superare la delusione di avere fallito e riprovare.