Analisi e sviluppo organizzativo.#Cambiare

In questi anni ho imparato insieme ad i miei clienti, a monitorare e osservare le caratteristiche del contesto in cui si muovono, che sia cooperativo, profit, no profit.
Lavorando nella formazione e nella consulenza, ho anche imparato molto bene l’importanza di personalizzare i percorsi offerti, costruendo relazioni che nel tempo si sono consolidate attraverso l’affidabilità e l’alta qualità dei progetti.
Il primo indicatore di una buona capacità di tenuta e di sviluppo di un’azienda è la capacità organizzativa di mantenersi proattivi invece che reattivi, di fronte a cambiamenti, sfide, problemi, che di certo di questi tempi non mancano.
vocazione
Pensiamo all’organizzazione come ad un albero: deve essere flessibile per potersi adeguare alle caratteristiche peculiari del luogo dove è nato, tuttavia dispone di salde radici che non possono essere tagliate e di rami che a loro volta, possono mutare forma, cadere e ricrescere, sempre in modo armonico e controllato, pena la sua estinzione.
Il consulente allora non si pone come un distruttore che per rifare un edificio lo abbatte, ma come un giardiniere, che per far crescere la pianta, sa potare, aiutare, sostenere, in pratica ne ha cura.
Quindi l’ esperienza sul campo mi ha fatto capire che soprattutto nelle piccole/medie imprese, anche cooperative, emerge sempre di più l’esigenza di riformulare/ripensare al proprio modello organizzativo originario per rispondere in modo efficace ai bisogni delle persone con modalità innovative e diverse mantenendo l’equilibrio fra il senso originario del nostro agire e le esigenze del mercato. Equilibrio fra senso e struttura…ecco il segreto. 

Al fine di sostenere le aziende in questo processo di cambiamento, ho sviluppato diverse esperienze di formazione e consulenza che mi hanno  permesso di concretizzare proposte specifiche rivolte a rispondere alle particolari esigenze delle PMI e delle piccole cooperative.

Le modalità dell’ intervento sono flessibili e poco invasive: partono, infatti, da una tipologia di intervento consulenziale esterno fino ad arrivare ad un presenza fisica di un consulente in struttura, in modalità osservativa (shadow coaching) a seconda delle esigenze e delle richieste aziendali, per dare concrete indicazioni operative e formulare ipotesi di intervento in tempi brevi.
Il tutto legato ad obiettivi di sviluppo stabiliti dall’impresa e/o co-costruiti durante il lavoro insieme.
Scarica la brochure descrittiva dell’intervento. Ricordo che anche questo tipo di proposta è finanziabile attraverso i fondi interprofessionali.            

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