5 lezioni per avere successo nel lavoro

Annalisa Monfreda – 5 storie sul lavoro – 5 lezioni di vita che ho appreso dalla mia esperienza lavorativa

Quali sono le 5 lezioni che  propone Annalisa Monfreda, con particolare riferimento ai giovani che vogliono entrare e svilupparsi nel mondo del lavoro?

1. Distinguere i desideri reali, dai “desideri marci” ovvero le scelte che si fanno per compiacere altri, per aderire ad aspettative sociali, per dimostrare di valere in qualche modo.Per noi spesso non è chiaro quali sono i nostri desideri marci…ma per gli altri si!

2. Nel curriculum, nella nostra presentazione parlare delle nostre idee, di quello che abbiamo in mente di fare per quell’ambiente di lavoro. Spesso parliamo di chi siamo, ma non condividiamo le nostre idee, a volte per paura che qualcuno ce le “rubi”. Ma sono le idee che piacciono ai nostri clienti!

3. Agire un ruolo di responsabilità pensando che l’autorevolezza passi unicamente da un atteggiamento di sicurezza totale. Dare risposte invece che continuare a fare domande, ad imparare costantemente. Pensare che ci si aspetti da noi la padronanza totale sul campo in cui dobbiamo agire e perderci l’opportunità della formazione continua. Possiamo imparare da tutti, dai nostri vicini di scrivania, creando nello stesso tempo un ambiente di lavoro dove il rispetto e l’apprendimento reciproco sono la base. Posti meravigliosi, al contrario di tanta letteratura che parla dei luoghi di lavoro come ambiente unicamente competitivi ed aggressivi.

 4.  Avere fiducia nelle opportunità che arrivano, non sentirsi degli “impostori” lavorando come muli per compensare l’inesperienza. In realtà questa inesperienza deve essere messa a frutto, proprio per agire sul cambiamento, sui processi da migliorare sugli status quo da mettere in discussione. Mentre si impare un mestiere da chi è più esperto, occorre mettere a disposizione la propria inesperienza come valore aggiunto.

5. Responsabilizzarsi rispetto al cambiamento, avere il coraggio di sbagliare, il coraggio di andare controcorrente, di indicare le rigidità o i controsensi di prodotti e processi non più adeguati o attuali. Non pensare di essere fuori dalle dinamiche di cambiamento perchè si è troppo “giovani” o appena arrivati, ma avere il coraggio di mettere in discussione, che è esattamente quello che ci si aspetta da un giovane, da chi non ha una struttura concettuale di riferimento  che a volte può essere un ostacolo.

 

“La paura di essere un impostore mi impediva di osare il cambiamento, ma in realtà il coraggio di sbagliare è quello che tutti si aspettano da noi.”

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